L’ispettore Edo Guidi si sentiva come un pesce fuor d’acqua lì a Bologna. Il solido giudizio professionale di se stesso che aveva maturato nel corso degli anni trascorsi a San Giovanni in Persiceto stava barcollando a causa del timore di essere inadeguato.
L’ufficio del commissario piombò nel silenzio.
Pelagatti osservava Guidi con sguardo valutativo. Poi disse una sola parola: “Prove?”
“Purtroppo no commissario, abbiamo in mano solo ciò che le ho riferito. Lo so che è un azzardo”.